Calvino scrisse che l’inizio è il momento di distacco dalla molteplicità dei possibili e dato che di scelte possibili, nella vita, ce ne sono tante, Generazione Ypsilon decide di distaccarsi dai suoi “possibili”, iniziando – ancora una volta- sfide avvincenti.

Abbiamo inaugurato, infatti, il nostro 2020, scendendo in campo e aderendo all’iniziativa strategica nazionale “Repubblica Digitale” promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri per contrastare ogni forma di divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione italiana.

La nostra iniziativa – “la rete degli ambasciatori digitali” – è stata recentemente inserita tra quelle chiamate a dare il proprio contributo per l’attuazione del programma nazionale di digitalizzazione del nostro Paese, divulgando e consolidando in maniera così sempre più concreta la mission che da sempre ci caratterizza: Generazione Ypsilon è, infatti, da anni impegnata a stimolare le amministrazioni locali a intraprendere un concreto progetto di Agenda Digitale e a contrastare, con azioni concrete, qualsiasi forma di divario digitale esistente nel palcoscenico del nostro Paese: per tali ragioni abbiamo deciso di sviluppare la creazione di una rete forte, dinamica e che dal basso favorisca la partecipazione attiva di cittadini, studenti, esperti e operatori mediante la costituzione di gruppi di monitoraggio civico per rilevare lo stato di digitalizzazione dei comuni e condividere proposte innovative in grado di migliorare la trasparenza dei processi decisionali delle PA.

La rete degli “ambasciatori digitali” si presenta quindi come un’opportunità, un obiettivo, un grandioso percorso pieno di stimolanti progetti da condividere in ottica di piena trasparenza e collaborazione in cui la parola d’ordine diventa “produttività”: realizzando servizi pubblici innovativi e predisponendo progetti di democrazia elettronica.

Nessuno è escluso e nessuno resta indietro: i dati pubblici sono una immensa risorsa, ancora in gran parte inutilizzata, ed educare la popolazione al suo utilizzo, partendo dal settore pubblico, significa rilanciare la società stessa in cui viviamo.

Diventare attori in un progetto lanciato dal Ministero significa assumersi una grande responsabilità. Attraverso la rete degli ambasciatori digitali vogliamo creare una catena collaborativa in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte: dalle amministrazioni, ai cittadini.

Contestualizzando, poi, il periodo di riferimento, è opportuno precisare come gli scenari degli ultimi periodi abbiano improvvisamente e radicalmente modificato le nostre abitudini – ricordiamo che l’iniziativa di Repubblica Digitale è nata prima dell’inizio della pandemia da Covid-19 – infattioggi l’intera popolazione si ritrova – volente o nolente – ad affacciarsi e a fare i conti con una società che non ha (per fortuna) trascurato l’evolversi delle nuove tecnologie; pertanto, perché non auspicarsi un utilizzo maturo e consapevole, dopo averne testato in maniera quasi del tutto omogenea i benefici?

Ricordiamo che lo scenario della digitalizzazione della PA si presenta, purtroppo, poco uniforme e poco incline ad accettare con apertura i cambiamenti. Se volessimo, infatti, prendere come riferimento il dato del Censimento ISTAT delle Istituzioni Pubbliche, è possibile rendersi conto che per quanto sia confortante sapere che l’87,9% delle PA abbia utilizzato il web per la gestione dei propri dati o servizi, risulta alquanto contenuta, con il 30,5%, la percentuale di PA che fa ricorso al Cloud,determinando così di fatto una situazione che non permette il pieno sviluppo di istituzioni che restano ormeggiate al mal funzionamento di un sistema burocratico e farraginoso e che oggi, in tempi di piena emergenza sanitaria, emerge in maniera ancor più lampante. Si è infatti dimostrata abbastanza evidente la corsa campestre delle amministrazioni, per la ricerca della migliore attrezzatura da utilizzare in ottemperanza agli obblighi di Smart Working che – a seguito del Decreto Legge #CuraItalia- sono stati introdotti ex art. 84 DL n. 18/2020. Non sono infine da trascurare i benefici che ne conseguirebbero sotto il profilo dei risparmi dall’utilizzo pervasivo del digitale.

Ecco perché la Rete degli ambasciatori digitali decide di scendere in campo e di promuovere la propria forza lavoro: è urgente, necessario e prioritario, equilibrare un settore estremamente bisognoso di accelerare il proprio processo evolutivo, assegnando ad ognuno il proprio compito, diventando ognuno ambasciatore del proprio Comune e della propria realtà di appartenenza. L’amministrazione pubblica è chiamata ad essere qualcosa di più della rappresentazione fisica della lentezza e del grigiume di una scrivania. Siamo noi a determinare i modelli di riferimento cui vogliamo ispirarci per evolvere in maniera sana e costruttiva, ragion per cui Generazione Ypsilon decide di lanciare un appello positivo e propositivo. Questa esperienza ci sta senz’altro insegnando come sia determinante progettare il presente per vivere al meglio il futuro.

Facciamoci trovare pronti e non accettiamo più il compromesso di vivere in una società che non sia realmente in grado di sfruttare i più grandi benefici che le tecnologie offrono!

Aderisci alla Rete degli ambasciatori digitali e diventa l’agente diplomatico della tua realtà!

Federica Giaquinta