Generazione Ypsilon si è sempre occupata di individuare e analizzare le potenzialità dell’A.I.

Oggi possiamo dire che il nostro mondo e le nostre vite siano “A2A”, ossia Anything to Anything. Ne è un esempio palese tutto ciò che riguarda l’IoT, Internet of Things.

L’Internet delle cose dà un segnale molto forte di ciò che diventerà “normale” nel nostro futuroprossimo. Sentiamo parlare di Smart Cities, di Smart Home, di Automation e di Compagni Artificiali.

In Italia, il Politecnico di Milano in collaborazione con IoTLab dal 2011 ha dato vita all’Osservatorio.net Digital Innovation, che si propone di monitorare, anno dopo anno, l’evoluzione dell’IoT nel nostro paese. Dai report risulta che l’industria Hi-Tech è ben concentrata a realizzare nuovi ed ulteriori servizi da affiancare ai prodotti Smart: vigilanza, supporto, riduzione dei consumi energetici e controllo delle scorte.

Prodotti smart

Di cosa si tratta esattamente?

Oltre agli Home Speaker, di cui Alexa è un ottimo esempio, sono diverse e varie le applicazioni IoTche si propongono di migliorare la nostra vita e i nostri confort in casa.

Dai sistemi di sorveglianza intelligenti che fanno uso di algoritmi di riconoscimento facciale per il controllo e la sorveglianza delle nostre dimore, la vera magia si realizza dentro casa!

In base alla raccolta dei dati compiuta sulle nostre abitudini, grazie alla domotica ogni ambiente della casa si gestisce da sé: luci, riscaldamento e suoni!

La domotica ci semplifica la vita

In un mondo sempre più veloce e dinamico, anche trovare il tempo per fare la spesa o pulire la casa diventa più impegnativo del fitness!

Dal bucato programmabile da remoto, al robot aspirapolvere che sa a che ora dovrà cominciare a spazzare, grandi marchi, come ad esempio Samsung, propongono una vasta gamma di prodotti intelligenti per supportare l’uomo moderno nella gestione domestica. Si parte dal concept Family Hub che rivoluziona il nostro concetto di frigorifero, permettendoci persino di guardare al suo interno attraverso il nostro smartphone e di programmarlo, per far si che ordini da solo i nostri prodotti preferiti., E ancora,l’innovazione incontra il lusso con Air Dresser, l’ultimissimo prodotto giunto sul mercato che ci solleverà dall’impaccio di portare a fine stagione il nostro cappotto preferito in lavanderia! E se amiamo le piante, ma non abbiamo il tempo di prendercene cura, The Ultimate Smart Indoor Garden è ciò che fa al caso nostro!

Svegliarsi al mattino con le tapparelle che si alzano da sole e quel profumo del caffè appena fatto da bere ancora con gli occhi chiusi, Black Mirror apre una finestra di vita ideale futura nella puntata White Christmas, ricordandoci, però, di stare attenti a cosa scegliamo di desiderare.

Avanza a grandi passi il progetto per un mondo sempre più Smart.

I vantaggi di una casa domotica

Tra i vantaggi della domotica:

  • efficienza
  • risparmio energetico
  • sicurezza
  • ottimizzazione dei consumi
  • abbattimento fiscale dei costi per la riqualificazione energetica delle abitazioni private.

Ma insieme al mercato Hi-Tech, cresce la consapevolezza dei consumatori, oltre che sulle potenzialità e i confort, anche sui rischi collegati alla Cybersecurity e alla Privacy.

 I rischi della Data Driven Economy

 Così i dipendenti di Amazon ci ascoltano tramite Alexaè solo uno dei diversi titoli di quotidiano che sono passati sotto gli occhi dei cittadini che hanno dovuto affrontare una realtà poco etica.

 Come riporta un articolo di FederPrivacy da uno studio condotto dalla Northeastern University e dall’Imperial College di Londra << i dispositivi smart si attivano da soli quando non avrebbero dovuto fino a 19 volte al giorno, semplicemente “ascoltando” la televisione e non la voce del suo proprietario. >>

Non sembra affatto un caso, infatti, che, dietro ai giganti Hi-Tech, viaggi a velocità supersonica il mondo della Data Driven Economy che, sappiamo bene, si nutre di Big Data e Biometrie Digitali.

 Noi siamo Dati. Ogni informazione sul nostro conto, ogni nostra abitudine, traducono dati che vengono utilizzati dalle aziende di produzione e merchandising per cucire una realtà del consumo standardizzata.

In attesa di avere maggiori risposte in merito alla conformità al GDPR e al rispetto dei principi di Privacy by Design e di Privacy by Default da parte dei Giganti Hi-Tech circa l’uso dei nostri dati raccolti attraverso i prodotti IoT, il Garante per la Protezione dei Dati Personali si è preoccupato di rafforzare il principio di Accountability, in modo da responsabilizzare gli utenti circa un uso consapevole dei prodotti Smart.

<<Meglio evitare di utilizzare lassistente digitale per memorizzare informazioni delicate come quelle relative alla propria salute, le password, i numeri delle carte di credito […] e occorre valutare anche rischi e benefici delleventuale accesso da parte dello smart assistant ai dati conservati sul dispositivo in cui è installato, come ad esempio larchivio fotografico, la rubrica, il calendario dello smartphone. >>

<<Quando è acceso ma non viene utilizzato – continua il Garante – lassistente digitale è in uno stato detto di passive listening, una sorta di dormiveglia” da cui esce non appena sente la parola di attivazione che abbiamo scelto.>>

Cosa possiamo fare, allora, per evitare ogni possibile acquisizione e trasmissione non desiderata di dati, quando non usiamo il nostro Smart Assistant? Dovremmo disattivarne le funzioni audio video o addirittura spegnerlo?

Come sottolinea Luciano Floridi, stiamo vivendo in una Preistoria Digitale che accelera in modo dirompente. Abbiamo una forte necessità di investire velocemente in processi che abilitino una profonda comprensione delle informazioni da noi generate e la capacità di sfruttarli al meglio per mettere in campo strategie che creino valore per la società e per le imprese sempre più connesse, anche tramite l’AIoT Analytics, una nuova modalità di analisi dei dati su piattaforma Cloud SaaS (Software As a Service) che vede la combinazione di IoT e del Machine Learning.

È davvero bizzarro come la tecnologia creata per semplificarci la vita, in realtà provoca degli effetti collaterali che nemmeno conosciamo, non credete?

 

Valentina Sapuppo